Il giureconsulto Cesare Brancaccio fu crocifisso in Francia per non aver rinnegato la fede.

Nato a Napoli, intorno al 1515, fu Deputato del Seggio di Nido e, avendo preso parte alla rivolta contro l’introduzione dell’inquisizione spagnola, fu costretto a raggiungere la Francia.

Sotto la protezione del Cardinale Carlo Carafa, nipote di papa Paolo IV, divenne Governatore di Roma, Protonotario Apostolico e Nunzio Apostolico in Francia. Con la caduta del suo protettore, privato del titolo cardinalizio ed esiliato a causa della sua presunta omosessualità, Cesare Brancaccio fu esonerato dalle cariche, arrestato e imprigionato a Castel Sant’Angelo.

Riacquistata la libertà si trasferì in Francia e secondo la testimonianza del cronista Luigi Contarino fu torturato e crocifisso dagli eretici.