Nel mondo contemporaneo, parallelamente alle urgenze del climate change, si fa sempre più prepotente la necessità di una giusta tematizzazione delle sue criticità. E il territorio del Parco del Matese può configurarsi come un inedito punto di osservazione per uno sguardo privilegiato (peculiare e paradigmatico al tempo stesso) su un vasto ventaglio di nodi problematici afferenti al tema e che interessano tutta l’area appenninica meridionale. Tra essi spiccano senza dubbio la perdita di biodiversità, lo scarso innevamento, la mancanza d’acqua, l’insostenibilità dell’agricoltura intensiva e delle regole della grande distribuzione.
Tenendo fede a un paradigma di interconnessione, un approccio multidisciplinare si rivela fondamentale per fornire un contributo all’indagine dei fattori di crisi, senza trascurare nemmeno il ruolo che le arti come la fotografia, la pittura, la letteratura sono in grado di svolgere configurandosi sempre come punto d’osservazione inedito e lungimirante sulle tematiche proposte. Va in questa direzione, dunque, lo sforzo di far convergere in un unico appuntamento tre soggetti diversi ma accomunati dall’intenzione di prospettare soluzioni che siano al tempo stesso scientificamente fondate e sostenibili alle comunità locali: il mondo accademico con l’oggettività e il rigore della ricerca scientifica; gli attori del territorio con la testimonianza del vissuto concreto; l’attivismo ambientale con il suo indispensabile ruolo di sentinella.
Per questa edizione avremo due sessioni incentrate su due rispettivi nuclei tematici da cui far discendere le tante attività a corollario di essi come workshop, focus group, mostre, trekking letterari e soprattutto momenti assembleari. La prima sessione sarà dedicata alla transizione ecologica e alle politiche gestionali di mitigazione del cambiamento climatico. La seconda, invece, sarà incentrata sulla pastorizia, non solo colta nella sua prospettiva storica e nel suo portato meramente economico-produttiva (nevralgico per il rilancio delle aree interne) ma anche intesa come strumento di cura dei territori e veicolo di partecipazione alle politiche per le comunità. Una kermesse di due giorni per far convergere le istanze ecologiche dei nostri tempi con le più autentiche vocazioni dei luoghi nei nostri spazi.
L’arte della fotografia ha il potere di catturare la realtà e di darne testimonianza immutata nel tempo, è proprio per questo che abbiamo voluto inserire un Contest fotografico nella programmazione dell’evento “Matese & Climate Change 2”. Invitiamo i partecipanti al contest a raccontare con un elaborato fotografico la propria visione sul cambiamento climatico nel territorio della dorsale Appenninica (aree interne). Il proprio sguardo diventa testimonianza per il futuro di ciò che era e di ciò che è in questo momento, uno strumento che può smuovere coscienze e far riflettere sulla realtà del cambiamento climatico.
Lasciatevi ispirare dalla vostra fantasia e dalle vostre emozioni, date vita ad una foto che possa diventare un simbolo, ed essere un messaggio di allarme sulla questione climatica.