PREMIO SAN BONAVENTURA DA BAGNOREGIO
PRESENTAZIONE RISULTATI CENSIMENTO ISTITUTI CULTURALI 2024
La quarta edizione di “SBBAM, Incontri ravvicinati…” è oramai alle porte: l’8 e il 9 novembre, nella sede della Fondazione presso la Biblioteca Landolfo Caracciolo del complesso monumentale di San Lorenzo maggiore in Napoli, avrà luogo l’annuale meeting San Bonaventura Biblioteche Archivi Musei che costituisce un’occasione di incontro per il mondo degli operatori dei beni culturali, soprattutto delle Biblioteche, degli Archivi e dei Musei.
Il tema di quest’anno, “Territori, comunità e patrimonio culturale tra senso dei luoghi e dialogo”, sarà declinato, grazie a focus e momenti di confronto, su interrogativi e problematiche generate proprio dal rapporto che intercorre tra la vita dei nostri istituti e i territori su cui insistono.
SBBAM 4.0 ha in programma anche l’assegnazione del Premio San Bonaventura da Bagnoregio, riconoscimento a cadenza biennale assegnato ad una personalità della cultura, della politica, dello spettacolo o del volontariato per particolari meriti nel campo delle attività connesse agli Istituti culturali e, in particolare, a Musei, Archivi e Biblioteche. Nell’edizione del 2022 la Fondazione San Bonaventura ha ritenuto di premiare l’ex ministro della Cultura Massimo Bray, mentre quest’anno sarà assegnato a Silvia Costa, già presidente della Commissione Cultura, Giovani e Sport del Parlamento Europeo.
Nella sessione di apertura dei lavori, l’8 novembre, Emanuele GATTO di AGCult, guiderà il dialogo tra l’on. Costa, Cristina Loglio e Flavia Piccoli Nardelli, impegnate a vario titolo in favore della cultura, un interessante dibattito che partirà proprio da una preoccupazione manifestata, anche di recente, da Silvia Costa: quale posto per la cultura nell’Europa dei popoli.
Interessante sarà la sessione pomeridiana che sarà aperta dal focus offerto da Andrea De Pasquale, Direttore generale della DG Educazione, ricerca e istituti culturali del MIC che nel suo intervento, Istituti culturali: idee, prospettive e necessità per il sud Italia, presenterà in anteprima nazionale i risultati del primo grande censimento che ha interessato 691 istituti culturali di tutta Italia.
Per la prima volta si è realizzata una mappatura nazionale del variegato mondo delle istituzioni culturali, fondazioni, associazioni, accademie che, per la loro importanza come centri di studio, ricerca, approfondimento e promozione culturale, rappresentano un fondamentale riferimento per la diffusione e la promozione della cultura e della storia italiana, nonché delle specificità territoriali, linguistiche, antropologiche della nostra complessa identità culturale.
Il censimento 2024 è stato realizzato con un lavoro sinergico che, oltre al contributo dell’Associazione Istituti Culturali Italiani, ha visto collaborare il team della Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura con quello della Fondazione San Bonaventura ETS.
La pubblicazione che ha seguito la lettura dei primi risultati, dal titolo “Dove vive la cultura : censimento degli istituti culturali 2024”, e che sarà presentata l’8 novembre nel corso del nostro meeting, ha il merito di offrire a operatori del settore in primis, agli istituti che hanno partecipato al censimento, ma anche a studiosi, esperti o semplici cittadini un primo report dei dati raccolti che potrà diventare anche uno strumento per studiare e approfondire questa realtà.
Nel prosieguo dei lavori, inoltre, ci caleremo poi nei territori, dalle zone metropolitane alle aree interne, con tavoli di lavoro che da un invito a valorizzare insieme per un contributo al dialogo, ci porterà a chiudere con l’ultimo interrogativo: il patrimonio culturale: un valore per la società?
Nel corso dell’evento sarà inoltre assegnato il premio “Maneant” a tre buone prassi scelte a livello nazionale tra quanti hanno presentato la propria candidatura: anche quest’anno i finalisti sono una interessante rappresentanza di grandi e piccole realtà culturali da tutta Italia: da Palermo (Centro Impastato) a Milano (Museo della Shoah), da Brindisi (Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo”) a Gaeta (LT) (Biblioteca civica), da Napoli (Associazione Scarlatti) a Caiazzo (CE) (Archivio Comunale).
L’evento SBAM è realizzato grazie al contributo del Ministero della Cultura (Direzione generale educazione, ricerca e istituti culturali) e in collaborazione con l’AICI (Associazione Istituti Culturali Italiani).
Per partecipare bisogna iscriversi compilando l’apposito modulo Google raggiungibile al seguente link: https://forms.gle/y4NwpNZ1vUaNigCt5).
Ricordiamo che tutte le informazioni sull’evento sono disponibili sulla pagina dedicata a SBAM del sito istituzionale www.fondazionesanbonaventura.it, e invitiamo a seguire i canali social (Facebook, Instagram e Twitter) della Fondazione San Bonaventura per tutti gli aggiornamenti.
Le motivazioni dell’assegnazione del premio all’on. Costa risiedono nel suo fattivo impegno per la cultura in ambiti e ruoli che le vengono assegnati sia a livello nazionale che Europeo e che testimoniano nel tempo il riconoscimento alla sua competenza e passione.
L’anno europeo della cultura, iniziativa da lei perseguita con tenacia sin dal 2014, vede la luce proprio durante il suo mandato di Presidente della Commissione cultura, un impegno legato alla convinzione che per l’Europa dei popoli, in un momento che lei stessa definì “difficile della vita dell’Europa, in cui vengono messi in discussione non solo il progetto di libertà, democrazia, pace e sviluppo che ha rappresentato in questi 60 anni l’Unione europea, ma anche le radici, l’identità e il comune destino che l’Europa significa per tanti di noi” fosse assolutamente fondamentale sostenere la centralità della cultura e della creatività. Una lettura che se nel 2018 poteva essere definita “coraggiosa”, oggi più che mai sembra avere una pregnanza ancora più “forte”.
Nel 2018, al culmine del suo impegno nella Commissione cultura poteva dichiarare che “la cultura ha finalmente affermato il ruolo che le spetta al centro del progetto europeo, nella propria area e come dimensione trasversale a tutte le politiche”.
Negli ultimi anni l’on. Costa è stata impegnata come Commissaria di Governo per il progetto di recupero e la valorizzazione dell’ex penitenziario di Santo Stefano/Ventotene. “Un progetto sfidante, sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista della valorizzazione di un monumento che è anche un documento storico della evoluzione dei diritti umani e della concezione della pena in Italia e in Europa….una grande sfida che unisce la simbolicità europea di Ventotene con il valore storico di Santo Stefano… accanto a detenuti comuni, detenuti politici, dai giacobini della rivoluzione napoletana ai padri del Risorgimento agli anarchici, fino agli antifascisti e costituenti come Pertini e Terracini.”
Grande Ufficiale della Repubblica (Carlo Azeglio Ciampi – 2003), nel 1987 è cofondatrice di Telefono azzurro, ma la sua attività politica a servizio delle Istituzioni inizia già nel 1976 come membro della Commissione scuola e cultura del consiglio comunale di Roma. Tra il 1983 e il 1994 è eletta alla Camera dei Deputati per tre legislature ed è membro delle Commissioni Interni e Istruzione, nonché della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. Nel 1995 viene nominata Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, carica che manterrà fino al 2002. Nel 1993 diventa Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Università Ricerca Scientifica, con delega al Diritto allo Studio, mentre Tra il 1996/2000 è Presidente della Commissione Nazionale per le Pari Opportunità tra Uomo e Donna. Nel 2009 inizia il suo mandato al Parlamento Europeo, durato fino al 2019, e il suo primo incarico la vede membro effettivo della Commissioni Cultura, Educazione, Media, Gioventù e della Commissione speciale Diritti delle Donne; nel secondo mandato diviene Presidente della Commissione Cultura, Educazione, Media, Giovani e Sport (CULT), membro dell’intergruppo parlamentare su “Patrimonio culturale, itinerari culturali europei e Turismo” ed è membro dell’intergruppo parlamentare sulle “Imprese culturali e creative” oltre che Rappresentante del Parlamento europeo nel coordinamento per l’Anno europeo del Patrimonio culturale (2018).
Fondazione San Bonaventura.